In questi giorni è iniziata una intensa attività di manutenzione dei sentieri da parte dei volontari del Club Alpino Italiano, attività che proseguirà anche nelle prossime settimane, sia sui sentieri della montagna che della pianura. Sono impegnati in questo lavoro circa 70 soci del Cai della sezione di Reggio Emilia e delle sue sottosezioni, e della sezione “Bismantova” di Castelnovo ne’ Monti. «Dobbiamo recuperare oltre due mesi di inattività – spiega Elio Pelli, responsabile della Commissione Sentieri del Cai reggiano – e il lavoro di verifica dello stato dei sentieri e di manutenzione sarà impegnativo.
Abbiamo dalla nostra la passione e l’impegno di tanti soci volontari, che da tempo “fremevano” per ritornare sui sentieri». L’attività del Cai è particolarmente importante in questo periodo, dove tantissime persone, anche alla prima esperienza, hanno iniziato a percorrere i tanti sentieri dell’Appennino: una rete escursionistica che nel Reggiano è di oltre 1400 km. Anche la segnaletica assume notevole importanza, specialmente per la presenza di molti escursionisti alle prime armi.
Tra i sentieri dove è già iniziato il lavoro di verifica e manutenzione ci sono il Sentiero Spallanzani, il Sentiero dei Ducati, il Sentiero don Candido Bizzarri nelle Valli di Novellara, diversi sentieri in Val Dolo e in Val d’Asta, tra cui un nuovo sentiero sopra Febbio, altri sentieri in Comune di Baiso, Quattro Castella e di Ventasso, nel territorio del Parco Nazionale, e sul Monte Duro, in collaborazione con l’Uisp.
“Purtroppo – prosegue Elio Pelli – sono in aumento gli atti vandalici sulla segnaletica. Le frecce non solo vengono spaccate, ma anche i segnavia bianco-rossi vengono cancellati e addirittura c’è chi modifica la direzione delle frecce. Sbagliare sentiero in montagna può essere pericoloso, ed è inaccettabile che ci siano persone che si “divertono” a confondere pericolosamente le idee agli escursionisti. Un conto è intervenire per sistemare la segnaletica danneggiata dagli agenti atmosferici, un conto per i danni arrecati da gesti inqualificabili»
Ci sono anche tratti di sentieri impraticabili perchè coperti dai tronchi a seguito del taglio del bosco: è auspicabile che i sentieri possano tornare percorribili. «C’è oggi una grandissima attenzione verso la montagna e verso l’escursionismo – aggiunge il presidente del Cai reggiano Carlo Possa – e quindi i sentieri diventano essenziali per il turismo di prossimità: in queste prime giornate dopo il lockdown abbiamo visto tanti escursionisti come mai prima d’ora. Le Sezioni del Cai e i loro volontari sono impegnati al massimo, ma è importante che tutti siano consapevoli che i sentieri hanno bisogno di cura e di rispetto».