Sono state consegnate a Bologna le quattro Panda che il Cai ha donato all’Anpas, destinate all’assistenza domiciliare nelle aree montane della regione.
Le auto in Italia sono cinquantatré: è una iniziativa del Cai per supportare i volontari di Anpas nelle loro attività quotidiana di assistenza alle persone più deboli che vivono nelle comunità più isolate, in particolare quelle delle aree montane. Non a caso sul cofano e sulle fiancate delle vetture campeggia la scritta “Vicini alle montagne, noi ci siamo”, con accanto i loghi del Club alpino italiano e di Anpas.
Le quattro Panda consegnate sono destinate alle Pubbliche Assistenze di Ventasso, Bore (PR), Montefiorino (MO), Ponte dell’Olio (PC). A consegnare ai volontari delle Pubbliche Assistenza le auto l’assessora regionale alla Montagna, Barbara Lori, la presidente dell’Anpas regionale Miriam Ducci e il presidente del Cai Emilia-Romagna Massimo Bizzarri. Presenti anche numerosi volontari dell’Anpas e i rappresentanti del Cai emiliano-romagnolo, tra cui il presidente del Cai Reggio Emilia Carlo Possa.
“Questa donazione è frutto della forte volontà di operare e aiutare in maniera volontaristica anche dove è più complicato farlo, come nei territori montani. Riuscire a fare rete nel mondo del volontariato significa moltiplicare in modo esponenziale la capacità di lavorare insieme per gli altri. La disponibilità di mettersi a disposizione del prossimo è un pilastro importante per il nostro Paese, e lo è ancor più in Emilia-Romagna, anche grazie a Cai e ad Anpas. In questo caso assume poi un valore ancora più significativo perché grazie a questa donazione si rafforza il sistema dei presidi socio-sanitari nei territori montani,dove è più avvertita l’esigenza di garantire servizi in emergenza e in grado di raggiungere in modo capillare la popolazione,a partire da quella più anziana”. Questo quanto affermato stamane da Barbara Lori.
“Ogni volta che i volontari si uniscono si arriva a un risultato”, ha dichiarato il presidente del Cai regionale Massimo Bizzarri.“L’Italia è fondata sul lavoro, come recita la nostra Costituzione, ma anche sul volontariato. Con Anpas, come dimostra la realizzazione della Casa della Montagna di Amatrice, ci siamo legati con una corda che dà sicurezza e fiducia a entrambi, come nell’alpinismo, per raggiungere il comune obiettivo della cura del territorio montano”. Bizzarri era accompagnato dal Consigliere centrale del Cai Fabrizio Russo e da Carlo Ferrari del Direttivo regionale del Cai.
I concetti di condivisione e di rete sono stati evidenziati anche dalla presidente di Anpas Miriam Ducci:“la donazione del Cai rappresenta un messaggio di fratellanza, una volontà di rinascere insieme dopo i momenti di difficoltà che stiamo vivendo. Mi auguro che questa collaborazione diventi duratura”.
Ha concluso l’Assessore Lori: “la montagna viene guardata con attenzione dalla Regione: intendiamo ridurre le diseguaglianze territoriali, per dare alle personel’opportunità di rimanere a vivere nelle Terre alte, con lavoro e servizi. La consapevolezza che questa attenzione è condivisa da associazioni come il Club alpino italiano e Anpas ci dà ancora più fiducia”.