Padre e figlio, soci dell’azienda “Sistemi Informatici PCSI”, hanno donato il materiale, il loro tempo e la loro professionalità per creare un network di tv interno al centro residenziale per anziani Casa Cervi di Albinea, nella fase più difficile dell’epidemia di Covid-19. Sappiamo bene quanto fosse importante mantenere il distanziamento sociale e ridurre il più possibile i contatti.
A inizio marzo la direzione ha dovuto riorganizzare gli spazi interni della struttura e, per ottemperare alla distanza di 1 metro da un ospite all’altro, dislocare le persone in tre saloni. A questa complessa situazione, si è aggiunta l’ulteriore necessità, per alcuni anziani, di dover rimanere nella loro camera, non potendo più prender parte alla vita quotidiana della struttura. Ancor prima di questo le Cra avevano chiuso alle visite dall’esterno e permettevano soltanto agli operatori di entrare. Questo aveva reso più isolati gli anziani, che non avevano potuto nemmeno godere delle attività ricreative che fino a prima dell’arrivo del virus erano state garantite da due animatrici.
Per ovviare a questo problema ecco l’idea di Niccolò e Marco Ferrari. Con un pc e alcuni cavi di collegamento, i due sono riusciti a mettere in rete tutte le tv presenti all’interno della struttura (sia nella sala comune che nelle camere degli ospiti). In questo modo è stato possibile proiettare su un canale specifico interno tutte le attività che Marta e Beatrice, le animatrici, hanno organizzato dall’esterno. Il modo per “entrare in video” nella Cra è avvenuto attraverso una videochiamata Skype. Ecco allora che gli anziani, pur nella difficoltà del vivere una realtà completamente differente rispetto a prima, non sono rimasti privi di lezioni di ginnastica dolce, esercizi di stimolazione cognitiva, tombola, musica e lettura di libri e non per ultima. Anche la Messa è arrivata all’interno tramite questo ingegnoso sistema.
Oggi, nel momento di discesa generalizzata dei contagi e dei decessi, il livello di attenzione resta alto. Fortunatamente Casa Cervi è stata una delle poche strutture in Regione a non presentare contagi tra gli ospiti, pur ospitando 34 anziani in Cra e 20 nei mini appartamenti assistiti.